"Ogni mattina un buon giornalista deve dare un dispiacere a qualcuno" (Benedetto Croce)

Bianco Gesù

Il reverendissimo e onorevolissimo Justin Welby, il funambolico arcivescovo di Canterbury e per grazia di Dio della comunione anglicana, ne ha combinata un'altra delle sue. Il Rabbi nato a Betlemme, il Maestro di Nazareth, non era bianco, ha fatto intendere a quei volponi della BBC.

Il Volto Santo di Manoppello, la Sacra Sindone di Torino

Lo spiega anche Wikipedia, per quel che vale, alla voce Etnia e aspetto fisico di Gesù, aspetti - si legge - "discussi a diversi livelli e discipline sin dal primo cristianesimo, sebbene il Nuovo Testamento non contenga nessuna descrizione dell'aspetto fisico di Gesù prima della sua morte e la narrativa sia generalmente indifferente alle apparenze razziali e/o etniche".

"Nel XIX secolo si svilupparono le teorie che Gesù fosse europeo, in particolare ariano, come anche le teorie che fosse un nero di origine africana. Tuttavia, come in altri casi di assegnazione razziale a personaggi biblici, queste affermazioni sono state per lo più soggettive, sulla base di stereotipi culturali e tendenze sociali, piuttosto che su un'analisi scientifica. Per due millenni è apparsa una vasta gamma di raffigurazioni artistiche di Gesù, con immagini spesso influenzate da ambienti culturali, circostanze politiche e contesti teologici. Oltre al fatto incontestato che Gesù fosse ebreo, non esiste un accordo generale degli esperti sull'etnicità di Gesù".

I Testimoni di Geova trovano risposte nella Bibbia. Letturina interessante. Riassumiamo: nessuno sa di preciso che aspetto avesse Gesù, dato che nella Bibbia non viene descritto; essendo ebreo, presumibilmente ereditò caratteristiche semitiche; è improbabile che avesse tratti particolarmente distintivi (tanto è vero che in un’occasione viaggiò in segreto dalla Galilea a Gerusalemme senza essere riconosciuto) e a quanto pare non si distingueva dai suoi discepoli (infatti, Giuda Iscariota dovette indicare chi fosse Gesù alla folla armata venuta ad arrestarlo); capelli lunghi no, barba sì; fisico forte.

Arrivati a questo punto, però, vorremmo far notare una contraddizione bella e buona, robusta e forte.

I fedeli cattolici venerano il Volto Santo di Manoppello: per alcuni studiosi e secondo certe ricostruzioni storiche e scientifiche, si tratterebbe del sudario di Cristo, del Velo della Veronica. Ci mostra una faccia maschile capellona e barbuta. L'immagine è sovrapponibile, c'è chi dice perfettamente, a quella della Sacra Sindone conservata a Torino: altra reliquia veneratissima. Secondo il professore Fanti, si tratterebbe dell'"unica «fotografia» che Gesù Cristo ci ha lasciato e che riporta i segni della sua dolorosissima Passione" (Giulio Fanti, Sindone. La scienza rafforza la fede, EMP).

"Sulla Sindone si possono osservare diverse colature di sangue: quelle dovute all’infissione dei chiodi durante la crocifissione, le più di 370 ferite prodotte dai flagelli, la ferita di sangue del costato prodotta dalla lancia del centurione romano per verificare la morte del Crocifisso e le ferite sulla fronte, tempie e nuca dovuta all’incoronazione di spine". Quanto alla sua formazione, "fra le ipotesi che sembrano più attendibili c’è quella connessa ad un forte campo elettrico che genera il cosiddetto effetto corona" (Giulio Fanti, Perché la Sindone è autentica, Università di Padova)

Allora, delle due l'una: o queste figure rappresentano veramente l'immagine del Cristo, che quindi appare agli occhi di tutti per quello che è, cioè un maschio caucasico, bianco se non bianchissimo (non lo possiamo dire con precisione osservando i sacri lenzuoli) magari con la pelle leggermente abbronzata ma di sicuro non africano, oppure qui c'è qualcuno che sta raccontando un sacco di palle. Da una parte ovvero dall'altra.