Dopo che l'influente agenzia di stampa internazionale Associated Press ha deciso di scrivere nero e neri con l'iniziale maiuscola, quando riferito a persone "di colore", anche il New York Times e altri grandi organi di informazione si sono prontamente adeguati.
Decisione quantomeno strana dal momento che, come fa opportunamente notare Boulevard Voltaire, «ora la parola nero inizierà con una lettera maiuscola, mentre bianco rimarrà minuscolo nelle colonne del New York Times".
Ha tutta l'aria di «una vendetta tipografica orchestrata dal famoso quotidiano newyorkese. A seguito del movimento Black Lives Matter, il New York Times ha pubblicato un articolo martedì 30 giugno, in cui spiega la sua decisione di scrivere la parola "nero" con una lettera maiuscola alla prima lettera quando designa una persona di origine africana, mentre la parola "bianco" rimarrà minuscola».
Il giornale, notoriamente orientato su posizioni liberal (di sinistra), «spiega che ha consultato un centinaio di persone della sua redazione per "conoscere la loro opinione e vedere i loro argomenti". L'articolo giustifica questa scelta con un "obiettivo di rispettare tutte le persone che provengono da tutte le comunità di cui trattiamo la materia". Sulla scelta della lettera maiuscola per iniziare la parola "nero", il giornale spiega "che non vi è stato alcun movimento paragonabile per l'adozione diffusa di un nuovo stile per 'bianco' e abbiamo meno l'impressione che 'bianco' descriva una storia e una cultura comuni".
Insomma, «ancora un altro passo per sedurre i sostenitori della causa "nera", dopo che L'Oréal ha scelto di eliminare il termine "bianco", "chiaro" dai suoi imballaggi».
Decisione quantomeno strana dal momento che, come fa opportunamente notare Boulevard Voltaire, «ora la parola nero inizierà con una lettera maiuscola, mentre bianco rimarrà minuscolo nelle colonne del New York Times".
Ha tutta l'aria di «una vendetta tipografica orchestrata dal famoso quotidiano newyorkese. A seguito del movimento Black Lives Matter, il New York Times ha pubblicato un articolo martedì 30 giugno, in cui spiega la sua decisione di scrivere la parola "nero" con una lettera maiuscola alla prima lettera quando designa una persona di origine africana, mentre la parola "bianco" rimarrà minuscola».
Il giornale, notoriamente orientato su posizioni liberal (di sinistra), «spiega che ha consultato un centinaio di persone della sua redazione per "conoscere la loro opinione e vedere i loro argomenti". L'articolo giustifica questa scelta con un "obiettivo di rispettare tutte le persone che provengono da tutte le comunità di cui trattiamo la materia". Sulla scelta della lettera maiuscola per iniziare la parola "nero", il giornale spiega "che non vi è stato alcun movimento paragonabile per l'adozione diffusa di un nuovo stile per 'bianco' e abbiamo meno l'impressione che 'bianco' descriva una storia e una cultura comuni".
Insomma, «ancora un altro passo per sedurre i sostenitori della causa "nera", dopo che L'Oréal ha scelto di eliminare il termine "bianco", "chiaro" dai suoi imballaggi».