L'efficace, graffiante ironia di Andrea Zanardo su Informazione Corretta:
L'annuncio dell'apertura di relazioni diplomatiche tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti segna l'inizio di una nuova drammatica fase. La dimostrazione che lo Stato ebraico può raggiungere accordi con Stati arabi o musulmani desta grave preoccupazione tra i sostenitori della pace, della distensione, dell'antirazzismo, tra giornalisti ed accademici che per decenni hanno duramente lavorato per convincere l'opinione pubblica del contrario. Abbiamo provato in ogni modo a raccontare che la pace con i palestinesi era essenziale per stabilire buone relazioni tra Occidente ed Islam, e per fermare ogni deriva razzista, ed ora quel sionista di Netanyahu, con intrighi e losche manovre tipiche della sua razza, ha rovinato la nostra immagine di esperti di cui la politica non può fare a meno Questo è intollerabile!
"Accordo di Abramo". Le bandiere degli Emirati Arabi e di Israele sventolano sul Ponte della Pace nella città israeliana di Netanya |
L'opinione pubblica potrebbe scoprire che la pace è possibile anche se Israele continua ad essere uno Stato ebraico e a rifiutarsi di accogliere otto milioni di sedicenti profughi palestinesi. L'opinione pubblica potrebbe essere pensare che la pace tra Israele e Paesi arabi è possibile anche se Israele continua con la linea dura ed intransigente, rifiutandosi di cancellare la maggioranza ebraica e di ridurre gli ebrei, come da tradizione, a cittadini di seconda categoria. L'opinione pubblica potrebbe essere ingannevolmente persuasa che i benefici economici derivanti da un accordo di pace con Israele, portano benessere alla popolazione, più dello stato di guerra permanente contro Israele e gli ebrei di tutto il mondo.
I sostenitori della pace devono quindi respingere l'accordo di pace tra Israele ed Emirati. I sostenitori del progresso devono respingere i benefici che la tecnologia israeliana può portare a Paesi dal clima desertico. I sostenitori del multiculturalismo si devono opporre a ogni accordo tra ebrei e musulmani, fino a quando Israele non verrà pacificamente sostituito da uno Stato arabo, socialista, pacifico e prospero come la vicina Siria.
Diamo quindi appuntamento per una manifestazione davanti alla sinagoga, visto che non siamo assolutamente antisemiti, in nome di una vera pace antirazzista che preveda la punizione degli Emirati e la cancellazione di Israele.
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